giovedì 27 febbraio 2020

ITALO MESCHI, l'ultimo trovatore italiano (La canzone dedica di Joe Natta)

Nato a Lucca nel 1887 e morto a Carignano (Lu) nel 1957, la figura di Italo Meschi, chitarrista, anzi, “chitarpista” lucchese mi ha da sempre affascinato.
Capelli e barba lunghissimi, a Lucca lo chiamavano “Il Cristo” proprio per questo, occhi azzurri e sorriso malinconico, costruì la sua arpa-chitarra (che chiamava appunto “Chitarpa”) con la quale suonava e cantava canti popolari toscani, Mozart, Schubert, Wagner e altri compositori adattando tutti i brani in musica per chitarpa. Scrisse anche canzoni sue originali. La stampa inglese lo descrisse come "The Last Troubadour" (l'ultimo trovatore). 
Anche se faceva concerti nei migliori ambienti sociali del tempo in Italia e all’estero (Stati Uniti, Francia, Scozia e negli anni trenta pure alla corte d’Inghilterra) Italo Meschi non ha mai commercializzato la sua musica e come pagamento gli bastava una piccola donazione per permettersi il minimo indispensabile.
Convinto pacifista, uomo coltissimo e grande amante della lettura, il Meschi ha mantenuto sempre uno stile di vita umile e ascetico.
Alla fine, dopo aver letto il libro “Italo Meschi, musico cantore della terra lucchese” che contiene anche le bellissime poesie che Italo scriveva, mi sono deciso a dedicargli una canzone perché sono convinto che il suo ricordo non vada dimenticato ma riscoperto il più possibile, per tutto ciò che ha fatto e per tutto ciò che ci ha lasciato, per la sua musica, le sue poesie, i suoi ideali, i suoi principi, i suoi valori di pace, tolleranza e, non per ultima, la sua infinita bontà d’animo.


Joe Natta (Febbraio 2020)


ECCO IL VIDEO DELLA CANZONE DI JOE NATTA DEDICATA A ITALO MESCHI:



Per approfondire la figura di Italo Meschi vi lascio questo articolo molto interessante: http://www.harpguitars.net/players/italo/italo-italiana.htm e vi consiglio di leggere i libri “Italo Meschi, musico cantore della terra lucchese” (Poesie, riflessioni testimonianze - Ed. Nero su Bianco) a cura di Laura Bedini, nipote del grande musicista e "L'ultimo trovatore: Italo Meschi (1887 - 1957)" a cura di Riccardo Sarti (Terzo cugino), Tista Meschi (Secondo cugino) e Marco Bazzotti.

(Italo Meschi con la sua "Chitarpa")

Aggiornamento al 9 Marzo 2020: “È stata per me una sorpresa incredibile, un piacere e un onore, ricevere una mail da Riccardo Sarti, terzo cugino di Italo Meschi e Co-autore del volume “The Last Troubadour” che dopo aver ascoltato la mia canzone “Canzone per Italo Meschi, l’ultimo trovatore italiano” ha deciso di tradurla in inglese. Una traduzione perfetta che mantiene il significato dell’originale, le rime e il numero di sillabe della canzone. Davvero un regalo bellissimo e prezioso.” 
(Joe Natta, 9 Marzo 2020) 

Ecco la traduzione in inglese di Riccardo Sarti:

Song for Italo Meschi, the last italian troubadour

Lyrics and music: Joe Natta

Imagine
A world wherein truth reappears,
peace, justice, liberty here. 
If only one could erase,
with the spell of an embrace,
scars without a trace. 
Where hours go by, where life flows by, 
without any fear of an illusion, living always with resolution. 
As you do.

Son of Nature
both humble and noble
sincere and austere.
To your harp-guitar, always tethered, with its “eagle wing” lively feathered.
Long blondish hair, beard, and blue eyes, the only “Christ” I would recognize...

Imagine
A world where ignorance, egoism, hate, and indifference disintegrate. 
If only one could erase, 
with songs of inspiring grace, 
scars without a trace. 
Where hours go by, where life flows by, 
never coping or vegetating, but alive for participating.
As you do.

Free Spirit
both humble and noble
sincere and austere.
Melancholic smile, your voice soft and sublime.
Long blondish hair, beard, and blue eyes, the only “Christ” I would recognize...

Mankind has lost its mind,
love for life left behind.
From peace one can have it all
with war everyone will fall. 
Unfortunately 
we will go on 
to miss it all...

(Il bellissimo libro dedicato a Italo Meschi con le sue fantastiche poesie)

(Il gattino Artù durante la lavorazione della canzone di Joe Natta)






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