Quest’anno ricorrono i cento anni dalla nascita di GIANNI RODARI e i 40 dalla morte.
Nato a Omegna nel 1920 è morto a Roma nel 1980.
Giornalista e scrittore, dagli anni cinquanta ha cominciato a pubblicare anche le sue famose opere per l’infanzia.
I suoi libri hanno avuto fin da subito un enorme successo, innumerevoli traduzioni e meritato molti riconoscimenti, fra cui, nel 1970, il prestigioso premio “Hans Christian Andersen”, il “Nobel” della letteratura per l’infanzia.
Negli anni Sessanta e Settanta ha partecipato a conferenze e incontri nelle scuole con insegnanti, bibliotecari, genitori, alunni. E proprio dagli appunti raccolti in una serie di questi incontri ha visto la luce, nel 1973, “Grammatica della fantasia”, punto di riferimento per coloro che si occupano di educazione alla lettura e letteratura per l’infanzia.
Ecco alcune delle sue opere più importanti: Gip nel televisore, Le avventure di Cipollino, Novelle fatte a macchina, Venti storie più una, Filastrocche in cielo e in terra, Favole al telefono, Il libro degli errori, Il secondo libro delle filastrocche, C’era due volte il barone Lamberto e moltissimi altri.
Joe Natta nel suo progetto musicale “MUSICA E POESIA”, volto alla riscoperta dei più grandi poeti italiani di ieri e oggi, ha omaggiato anche Gianni Rodari, uno dei suoi autori preferiti, musicando alcune delle sue filastrocche più belle.
Qua sotto le potete ascoltare e mi raccomando, correte a leggere tutti i libri di Gianni Rodari!
DOPO LA PIOGGIA
Dopo la pioggia viene il sereno,
brilla in cielo l'arcobaleno:
è come un ponte imbandierato
e il sole vi passa, festeggiato.
è bello guardare a naso in su
le sue bandiere rosse e blu.
Però lo si vede - questo è il male -
soltanto dopo il temporale.
Non sarebbe più conveniente
il temporale non farlo per niente?
Un arcobaleno senza tempesta,
questa si che sarebbe una festa.
Sarebbe una festa per tutta la terra
fare la pace prima della guerra.
L'ANNO NUOVO
Indovinami, Indovino,
tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto o metà e metà?.
- Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un Carnevale e un Ferragosto
e il giorno dopo del lunedì
sarà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell’anno nuovo:
per il resto anche quest’anno
sarà come gli uomini lo faranno!
RIVOLUZIONE
Ho visto una formica
in un giorno freddo e triste
donare alla cicala
metà delle sue provviste.
Tutto cambia: le nuvole,
le favole, le persone …
La formica si fa generosa …
E’ una rivoluzione.
LO ZAMPOGNARO
Se comandasse lo zampognaro
che scende per il viale,
sai che cosa direbbe
il giorno di Natale?
«Voglio che in ogni casa
spunti dal pavimento
un albero fiorito
di stelle d'oro e d'argento».
Se comandasse il passero
che sulla neve zampetta
sai che cosa direbbe
con la voce che cinguetta?
«Voglio che i bimbi trovino,
quando il lume sarà acceso,
tutti i doni sognati,
più uno, per buon peso».
Se comandasse il pastore
dal presepe di cartone
sai che legge farebbe
firmandola col lungo bastone?
«Voglio che oggi non pianga
nel mondo un solo bambino,
che abbiano lo stesso sorriso
il bianco, il moro, il giallino».
Sapete che cosa vi dico
io che non comando niente?
Tutte queste belle cose
accadranno facilmente;
se ci diamo la mano
i miracoli si fanno
e il giorno di Natale
durerà tutto l'anno.
IL TRENO DEGLI EMIGRANTI
Non è grossa, non è pesante
la valigia dell’emigrante…
C’è un po’ di terra del mio villaggio,
per non restar solo in viaggio…
Un vestito, un pane, un frutto
e questo è tutto.
Ma il cuore no, non l’ho portato:
nella valigia non c’è entrato.
Troppa pena aveva a partire,
oltre il mare non vuole venire.
Lui resta, fedele come un cane,
nella terra che non mi dà pane:
un piccolo campo, proprio lassù…
Ma il treno corre: non si vede più.
Nessun commento:
Posta un commento